Minestra maritata
A partire dal 1734 Napoli, dopo la dominazione aragonese e la breve
parentesi del viceregno austriaco, divenne con i Borbone uno dei centri
culturali più importanti d'Europa, ospitando un numero d’abitanti tale da renderla
seconda alla sola Parigi.
Sotto questa famiglia i cantieri navali di Castellammare di Stabia varavano
(primi in Italia) piroscafi metallici a vapore, la marina mercantile Napoletana
toccava i porti di tutto il mondo in concorrenza con quella Britannica, il
Banco di Napoli emetteva (per primo) le carte di credito, e il Regno delle Due
Sicilie disponeva del telegrafo.
La Napoli borbonica e i suoi dintorni apparivano a molti dei viaggiatori
del Grand Tour una sorta di luogo incantato, dove antico e moderno si fondevano
con dolcezza del ben vivere e ben mangiare.
"Non v'è stagione in cui non ci si veda circondati d'ogni parte da
generi commestibili; il napoletano non solo ama mangiare, ma esige pure che la
merce in vendita sia bellamente presentata".
(J.W.Goethe, Viaggi in Italia, lettera del 29.5.1787)
Sfogliatella e babà non avevano rivali in Europa, e lo stesso Careme
incluse la capitale partenopea nel suo viaggio in Italia.
Ricevere i viaggiatori altolocati era considerato un onore e quasi un
obbligo della corte e dell'aristocrazia napoletana. Tutto questo facilitava lo
scambio di idee, gusti e modelli culturali.
Sulla feste e i pranzi tenuti alla reggia di Caserta sono pervenute
relazioni entusiastiche.
Inizialmente la gastronomia di corte fu soprattutto d'ispirazione francese
e spagnola, ma con il passare del tempo (regno Ferdinando IV) andò ad assumere
una propria e piena identità, come è possibile desumere dalle ricette
pubblicate da Vincenzo Corrado.
Fu durante il regno dei Borbone che nacque la minestra maritata, piatto che
sarebbe diventato uno dei simboli del cibo partenopeo. Questa minestra, di
derivazione spagnola, consisteva in un brodo fatto con diverse qualità di carni
e salumi, in cui erano lasciate insaporire tutte le verdure degli orti vesuviani.
Minestra maritata
- Tacuinum Barocco
Ingredienti per 6 persone
g 200 cicoria
– g 200 scarola
– g 200 verza
– g 200
borragine
– g 200 catalogna
– 4 costine di
maiale
– g 400 polpa
di maiale
– g 100 cacio
fresco
– g 50
guanciale
– g 50 lardo
– 1 spicchio d’aglio
– rosmarino
– salvia
– sale
– pepe
Preparazione
Bollite separatamente tutte le
verdure, scolatele e raffreddatele.
Tagliate la carne di maiale e
cuocetela in abbondante acqua salata, insieme alla salvia e al rosmarino per un’ora.
Quando la carne sarà ben cotta,
toglietela dal brodo e continuate a far restringere quest’ultimo per altri 30
minuti.
Aggiungete al brodo l’aglio, il
guanciale, il lardo, le verdure e la carne, cuocete per 15 minuti.
Salate e pepate e servite ben calda.
Commenti
Posta un commento