5) tutti i presidenti delle regioni del sud – per essere rimasti al
loro posto senza interferire sulle scelte del governo, conservando
ignobilmente le tessere dei loro partiti.
Prendiamo spunto da un articolo di Marco Esposito
(in parte qui riprodotto) pubblicato su Il Mattino di Napoli il 26
ottobre 2014 e senza esitazione alcuna puntiamo il dito su questi
possibili imputati:
1)Renzi e i suoi ministri per quanto stabilito dalla legge di stabilità e lo sblocca italia
2) la maggioranza di governo (PD e NCD & compagni di merenda)– per aver votato la legge di stabilità e lo sblocca italia
3) il presidente della repubblica (Napolitano) : per aver voluto e
nominato Renzi presidente della repubblica senza elezioni e per aver
sottoscritto i due provvedimenti
4) tutti i parlamentari del sud di ogni partito, nessuno escluso
(traditori certificati) per non aver battuto ciglia sulle due leggi
6) Gli elettori del PD e del NCD del sud che sostengono i loro
partiti al governo nazionale e locale e che con il loro voto stanno
contribuendo a distruggerci tutti;
MARCO ESPOSITO CERTIFICO’ QUANTO SEGUE:
“Tra Sblocca Italia e legge di Stabilità ci sono quasi 5 miliardi di
risorse fresche per le ferrovie (4.859 milioni), però con questa
ripartizione territoriale: 4.799 da Firenze in su e 60 milioni a Sud di
Firenze. Per chi ama le percentuali, il rapporto è 98,8% a 1,2%. È
possibile immaginare qualcosa di più squilibrato?
Per l’esattezza, sommando gli stanziamenti dello Sblocca Italia e
quelli della legge di Stabilità, al Mezzogiorno è destinato il 19% dei
nuovi finanziamenti complessivi e l’1,2% se si considerano soltanto
quelli ferroviari.
L’1,2% è incommentabile, ma anche il 19% è poco rispetto a qualsiasi
parametro oggettivo: è meno del 33% che rappresenta in rapporto
all’Italia la popolazione delle otto regioni del Sud; è meno del 40%
della superficie del territorio; è persino meno del 24% di tasse che
nonostante la crisi versano i contribuenti meridionali, i quali quindi
contribuiscono per quasi un quarto alla cassa comune e sono considerati
meno di un quinto quando c’è da ripartire gli investimenti e poco più di
un centesimo quando l’obiettivo è ammodernare le ferrovie o realizzarne
di nuove. In altre parole, i meridionali si potrebbero permettere da
soli quel 19% di investimenti in strade e binari e addirittura – con la
quota del 5% in eccesso – partecipano a opere come il quadruplicamento
della linea ferroviaria Lucca-Pistoia (poco a Nordovest di Firenze) la
quale da sola assorbe il triplo di tutte le risorse assegnate in questa
tornata alle ferrovie del Mezzogiorno.”
Tratto da : http://www.ilmattino.it/economia/investimenti_nord_ferrovie-662116.html
GRAZIE MARCO ESPOSITO.
MA MO NON AVASTE ? (Ma ora non basta?)
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