Libertà o Morte di Michle Ladisa
“Eleftheria i Thanatos” (Libertà o Morte)
Eleftherìa i Thànatos, cioè “Libertà o
Morte”, una frase urlata, per 4 secoli di fila, dal fiero popolo greco
durante la lotta di liberazione contro l’occupazione turco/ottomana.
Ci son voluti 400 anni di schiavitù e
oppressioni, intere generazioni che non hanno mai smesso di combattere,
anche nel terrore, per raggiungere, nel 1830, l’agognata indipendenza.
Oggi, dopo 180 anni, il popolo greco
subisce una forma “moderna” di nuova occupazione, di perdita della
libertà. Non vi sono cannoni puntati sul popolo, nè teste da tagliare,
ma un presente e un futuro gramo, fatto di povertà, fame, disperazione.
La dea Europa chiede anche sacrifici umani sul suo altare, fa intendere
la fattucchiera tedesca Merkel, ma che a quell’altare fa gozzoviglia
l’ingordo popolo teutonico.
Potrebbe oggi tornare a riecheggiare “Libertà o morte”, il significato stesso di quella bandiera martoriata?
Forse sì se invece dovesse risvegliarsi
nella mente il riscatto di un popolo “vero” che non può aver dimenticato
il suo millenario orgoglio e men che meno i 400 anni combattuti per la
Libertà a costo della vita di tantissimi avi.
Se le Due Sicilie fosse oggi uno Stato
indipendente non avrebbe potuto che lottare e schierarsi a fianco della
Grecia. Troppi sono i coinvolgimenti e le analogie che hanno
caratterizzato nei secoli storia e destino dei due territori e dei loro
popoli. Per poi ritrovarsi nella stessa cloaca europea senza,
apparentemente, vie di scampo.
Una delle analogie più sorprendenti sono
le lotte di liberazione condotte dai due popoli, l’una contro i turchi
ottomani, l’altra contro i piemontesi savoiardi. I patrioti greci,
proprio come i patrioti nostrani furono marchiati d’infamia. Essi furono
definiti clefti (da kleftes ossia banditi), i nostri, appunto,
briganti.
Ma se per i greci si raggiunse
l’indipendenza, per le Due Sicilie la lotta non evitò l’annessione.
Per poi finire entrambi nella bolgia infernale europea, servi del vil
danaro, trattati da pezzenti o accattoni questuanti.
Non ridano i cosiddetti italiani delle
sofferenze e della disperazione del popolo greco, anche per loro, come
si dice da più parti, il destino appare segnato.
E’ notizia ufficiale di questi giorni che il debito pubblico dell’ italian banana State sia di miserabili 2218 miliardi di euro, il record di tutti i records.
I guai seri sono quindi sull’uscio di casa. Guai che i duo siciliani,
se fossero rimasti tali e giammai tricolorati savoiardi, si sarebbero
potuti risparmiare. Sarebbe stato ben difficile, infatti, una scelta
europea di un popolo di pace, libertà e progresso qual’era quello delle
Due Sicilie, prima di finire nelle fauci del mostro chiamato unità
d’italia, poi addirittura risucchiato in un europatico stomaco ulceroso.
Eleftherìa i Thànatos, “Libertà o
Morte”. Sarà questo l’urlo di battaglia dei popoli del mediterraneo
contro il dominio incontrastato dell’euro sulla vita e sulla libertà
umana ? Vedremo, la strada è tracciata… Tornino sul campo i clefti e i
briganti, uniti nella stessa lotta.
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