Il Movimento Duo Siciliano a Lavello


DOBBIAMO RIPRENDERCI IL NOSTRO FUTURO, 
PER DIFENDERE
 L’ACQUA, L’ARIA, LA SALUTE, LA NOSTRA TERRA

La Lucania è già una gruviera,  Estrarre petrolio e gas non è come usare una cannuccia per bere da un lattina. Il ciclo estrattivo è ad alto impatto ambientale, sin dal momento della ricerca, con l’uso di linee di cariche esplosive  ed agenti chimici, fracking .
E’ inquinante nel processo  di perforazione, che per raggiungere a volte i 7.000 metri, implica l’uso di scalpelli con uranio impoverito e fluidi tossici perforanti per lubrificare e poi cementare le pareti del pozzo. Vengono usate moltissime sostanze, la maggior parte delle quali tenute segrete dalle compagnie. Si tratta di fluidi che accompagnano l’intera vita del pozzo, che inquinano per anni o decenni il sottosuolo, il suolo, le falde acquifere, producendo ogni giorno diverse tonnellate di fanghi di lavorazione “acque di strato”, che devono essere smaltite affrontando costi elevati. Dal 2001 al 2014 il COVA di Viggiano inietta mediamente, a grande pressione in profondità, usando un pozzo esausto in località Montemurro "Costa Molina 2”, ben 3.500 metri cubi di fanghi.
Chissà che tutto questo non sia all'origine dei recenti terremoti sulle Murgie e in Daunia, mai verificatisi prima con questa forza e soprattutto in modo così frequente.
 Il presidente della Lucania  rivendica come una vittoria l’ennesimo emendamento all’art 38 della legge c.d. “Sblocca Italia” per accelerare le procedure di concessione alle compagnie petrolifere, non dobbiamo dimenticare che dopo 20 anni di estrazioni la Lucania resta la regione più povera del Sud, con un tasso di disoccupazione ed emigrazione crescente (è proprio la Val d’Agri l’area capofila dell’emigrazione e delle dismissioni delle aziende agricole e zootecniche), la stessa Assomineraria stima l’incidenza delle attività petrolifere sul prodotto interno lordo nazionale per non oltre lo 0,5%, mentre le attività turistiche incidono per il 10,3%.
 E’ evidente che di fronte alla cancellazione di ogni diritto di decidere su quale modello di economia e di organizzazione democratica che ci viene imposta dall’alto da 153 anni, non è possibile attendere a lungo per far valere il diritto alla salute, al reddito, alla ricerca della felicità e del benessere.
 Perché questi diritti devono essere rivendicati qui ed ora, con chiarezza, con determinazione, con unità, con organizzazione!
Rocco Michele Renna
                                                                          -----------------

Michele Ladisa , Segretario generale del Movimento duosiciliano
IL segretario del Movimento Duosiciliano Michele Ladisa
Come un onnipotente vampiro lo stato italiano continua a succhiare il sangue dei lucani sostituendolo con megaflebo di veleni d’ogni tipo.
Le estrazioni petrolifere concesse a man bassa alle Compagnie stanno di fatto mantenendo in piedi le bancarottiere finanze italiane ingrassando la corruzione di Stato e quella internazionale. Ai lucani solo qualche spicciolo sotto forma di spregevoli indignitose royaltyes  e inquinamento a man bassa della terra, dell’aria e dell’acqua.
Della piccola Lucania lo stato italiano ne fa quel che crede. Con la costituzione repubblicana del 1947 e la frammentazione amministrativa del 1970 in Regioni, fu dato un colpo mortale a quel vasto territorio unito per secoli che fu Due Sicilie, oggi ridotto a ruolo di sud o meridione o mezzogiorno. Se ci fosse ancor oggi una macroregione coi confini dell’ex Due Sicilie ben poco avrebbe potuto spadroneggiare l’italia come oggi invece può ben fare e “fa” con la Lucania.
Il 2 maggio 2015 porteremo il nostro credo a Lavello. Cercheremo in tutti i modi di lanciare messaggi importanti in grado di far riflettere cittadini d’ogni ceto e categoria del lavoro. Ce la metteremo tutta per scuotere coscienze drogate dall’italianismo e mortificate anche nell’amor proprio.
Michele LAdisa
Il Movimento Duo Siciliano a Lavello

Il 2 maggio 2015 il Movimento Duosiciliano si riunisce con una Manifestazione pubblica, nella martoriata e bucherellata o meglio stuprata Lucania, più precisamente a Lavello presso il Centro Sociale " M. Di Gilio" alle 10:30, Largo Tuscania "vicinanze ufficio postale".
Si parlerà di cos'erano le Due Sicilie prima dell'Unità, cosa sono oggi e le possibilità di domani, delle condizioni del territorio delle Due Sicilie che con l'Unità d'Ita(g)lia è definito meridione, sud, mezzogiorno.
Una "vera manifestazione pubblica meridionalista" con carattere storico, culturale, sociale, politico.
Vi saranno proiezioni di video in sala, musica popolare, relazioni e dibattito, naturalmente sarete accolti dalla cordialità spontanea del popolo Lucano e soprattutto dal Brigante Rocco Colantuono, esponente Locale di MDS, persona di  spicco nel suo ambiente e  ricercata dai suoi concittadini,
nel dibattito Interverranno:
  • Rocco Colantuono del comitato politico di MDS;
  • Michele Ladisa ,segretario Generale di MDS;
  • Vincenzo Gulì , Presidente del Parlamento Due Sicilie, storico e scrittore.
Ulteriori informazioni su
https://www.facebook.com/events/376485815876715/
www.ondadelsud.it
http://terresconosciute.blogspot.it/
http://it.wikipedia.org/wiki/Fratturazione_idraulica

I Briganti del Movimento Duosiciliano vi Aspettano  e probabilmente ci sarò anche io



Commenti

Post più popolari