Mongiana, inaugurazione del museo con infamie raccontate da un giornalista ignorante




Museo Mongiana

Leggere tanta infamia su un giornale on line corredata da tanta ignoranza , oggi è veramente incredibile, verrebbe da chiedere a questo giornalista: "mi mostri le prove delle infamie che sta scrivendo", non potrà rispondere perchè sono tutte fandonie di regime che possono essere sconfessate in qualunque momento.
I Borbone che creano il primo regolamento sul lavoro di 8 ore, la trattenuta sulla stipendio da restituire come pensione ecc. sarebbero tiranni? E i Savoia che portano l’orario di lavoro a 12 ore con mezzo stipendio cosa sono?
Per non parlare del discorso re bomba che sparò solo un colpo di cannone senza fare danni, mentre il suo pupillo savoiardo fece una strage a Genova e ne conservano ancora le palle nel muro delle case, o la strage del pane a Torino ecc ecc. Il nostro segretario Michele Ladisa ha saputo spiegargli la verità in poche righe, sperando che il giornalista capisca il suo errore...
Si sa che per certi elementi di parte vale il vecchio proverbio che lavare al testa all’asino si perde tempo acqua e sapone.
Lasciamo la Parola al Segretario de Movimento Duosiciliano Michele Ladisa
Rocco Michele Renna

Michele Ladisa
Michele Ladisa

Mettiamo pure che fosse proprio ciò che ha scritto il Rossi a proposito di Mongiana e dei Borbone, facciamo finta di non conoscere le contestuali savoiarde condizioni sociali dell'epoca, del regno bancarottiero e guerrafondaio di Piemonte e Sardegna. Si può spiegare con la stessa enfasi e considerando il progresso della tecnica e della sicurezza sul lavoro di oggi, cos'è l'attuale ferriera di Taranto per lo stato italiano e per un meridionale come il Rossi? In 13 anni (dal 1998 al 2010) sono morte a Taranto 386 persone per colpa delle emissioni industriali, non passa mese che muoia un operaio lavoratore (l'ultimo il 17 settembre scorso), l'intero territorio, mare compreso è inquinato. Si respira merda 24 ore al giorno e gli effetti incidono in un raggio di 200 km. Questa è l’Italia che riconosce ed esalta i Savoia e che se ne frega di tutto il sud. Questa è l’Italia che piace al Rossi e che sputa sui Borbone, che punta il dito sulle condizioni di lavoro in una fabbrica di un'epoca lontanissima e che omette di parlare degli eccidi di massa perpetrata dai Savoia alle popolazioni del sud, compreso degli operai di Mongiana. Rossi, classico ignorante che fa della storiografia scritta dai vincitori il proprio vangelo, non sa che i macchinari della ferriera di Mongiana furono “rubati", trasferiti i a Genova per poi diventare Ansaldo. Perché i Savoia non si sono limitati a tenere in loco quella ferriera, migliorandone le condizioni sociali e stabilizzando il lavoro? Si è mai chiesto il Rossi come mai i nostri avi e tutt'oggi i nostri ragazzi, emigrarono e continuano a emigrare al nord in 155 anni d'unità imposta dai Savoia? Questa non si chiama "oppressione", vero sig. Rossi? SI è mai chiesto il sig. Rossi come mai l'emigrazione di milioni di cosiddetti meridionali sia partita proprio dall'unità d’Italia e non prima quando governavano i Borbone? Si documenti meglio il sig. Rossi prima di scarabocchiare articoli vergognosi.

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