ECCO COME HANNO FATTO L’ITALIA: tratto dal libro Stragi ed eccidi dei Savoia durante il Risorgimento di V. Longo, D. Offi; A. Ciano




<<Donne umiliate e torturate da un branco di bestie, davanti ai propri figli, mariti, genitori, subendo lo sguardo soddisfatto di chi le possedeva, senza riuscire a divincolarsi dalle loro luride mani, che ne toccavano, scrutavano, con veemenza, il corpo, non una volta, ma due , tre, fino a dieci volte.

Da donna lo so, lo capisco, vorresti che la lucidità della mente ti abbandonasse per non provare più l’umiliazione, il dolore, la vergogna che ti mettono addosso, mentre continui a sentire le loro risate, il loro piacere; mentre ti sussurrano all’ orecchio qualcosa di lercio.

 Vorresti morire, subito, anzi, avresti preferito la morte, a tutta quella violenza, e chiedi al Signore il perché di quell’affronto, anziché un colpo di fucile alla testa.

 Mentre gli occhi di un bambino fissano l’orrore, il tuo sguardo sembra incitarlo a voltarsi dall’altra parte; e la pena è di entrambi.

 Poi, all’improvviso una fredda lama squarcia il tuo ventre, la “desiderata” baionetta sta per mettere fine all’orrore; e tu sei lì, con gli occhi al cielo d’agosto e ti senti finalmente libera.

 La fine è vicina, ma altre mani sfiorano il tuo ventre, lacerato e sanguinante, e quel tocco lo riconosci, non ti fa paura, tutt’altro.

Allora, chini il capo, e l’ultimo sorriso è per tuo figlio, che piange disperato mentre ti abbraccia, il volto sporco del tuo sangue come quando lo desti al mondo, ma ora parla, sussurra e dice: “mamma”.

 Le forze ti abbandonano, ma con voce flebile lo rincuori e prima dell’ultimo respiro gli dici: “un giorno saremo vendicati, ritorneranno i briganti, e ciò che è stato mai più sarà>>
Vittoria Longo

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