LA FAMIGLIA NUMEROSA, racconto di fantasia e metafora sui comuni
La famiglia numerosa
C’era una
volta una famiglia numerosa, padre, madre, nonni e tanti figli, l'unico a
lavorare era il papà e con le magre pensioni dei due nonni si tirava avanti.
Bollette da
pagare, la spesa da fare il necessario per scuola e abbigliamento ecc. il
povero papà che doveva farsi bastare il tutto per poter portare a fine mese
tutta la famiglia.
Ad un tratto
un gruppo di figli decide che questo papà non era buono per loro ed eleggono un
vice papà simbolico che li rappresenti, la mamma e i nonni affranti assistono
all'evolvere della questione.
Vogliamo
abbigliamento firmato, divertirsi come fanno gli altri, la scuola non ci piace
ecc. ecc. strillavano a gran voce, mentre alcuni degli altri figli rimangono
allibiti a tanta rivolta.
Sapevano che quel povero papà non poteva
permettersi quel tipo di lusso, altri affascinati dalle promesse senza
fondamento si montavano la testa credendo che strillando ancora più forte
avrebbero ottenuto veramente quello che desideravano.
Quel povero
papà disperato inizialmente nel vedere quei pochi figli che travisavano
l'intera famiglia alla fine prese una decisione e li cacciò di casa,
chiedendogli di trovarsi un lavoro pure loro e di ritornare quando avrebbero
ottenuto tutto quello che volevano e sapevano di non poter ottenere con i magri
guadagni di un lavoro onesto di un onesto padre di famiglia.
Gli altri
figli presero la palla al balzo e si cercarono un lavoro molti riuscirono a
trovarne di buoni altri meno e alcuni nessuno, ma decisero di aiutare con il
loro lavoro la famiglia primaria facendola finalmente respirare, cosi che il
genitore poté aiutare quelli meni fortunati che non trovarono lavoro
impegnandosi anch’esso per la ricerca, tanto aveva dei figli che lo aiutavano
nel ménage familiare.
Che fine
fecero i figli strilloni? beh non ci è dato sapere ma probabilmente aperti gli
occhi molti di loro, tornarono da quel papà che avevano maltrattato e fecero
come i figli rimasti in famiglia.
Il papà ormai
felice di avere insegnato qualcosa di buono ai propri figli rimasti aveva
ancora un piccolo peso sul cuore, chissà che fine avevano fatto i ribelli, in
fondo anche loro erano figli suoi...
Rocco Michele Renna
Rocco Michele Renna
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