La vite maritata e L'Asprinio di Aversa
la vendemmia |
Jacob_Philipp_Hackert |
funambolismo , con delle lunghe scale.
Approfondendo ancora di più la cosa scopro un vitigno in quel di Aversa, un
vitigno particolare che si arrampica sugli alberi e del quale ancora oggi
qualcuno pratica è L’Asprinio di Aversa con la tecnica della viticultura “maritata”.
Un posto di
rilievo spetta certamente all'Asprinio, le cui qualità erano già note in epoca
Romana e molti autori dei quel tempo - fra questi Plinio il Vecchio - cantarono
lodi ai suoi vini nei loro scritti. La patria indiscussa dell'uva Asprinio è
l'agro Aversano - in provincia di Caserta - dove ancora oggi quest'uva viene
coltivata appunto con il metodo tradizionale della vite maritata, un sistema di
viticoltura tipicamente Etrusco in cui la vite viene fatta arrampicare su
alberi ad alto fusto, tipicamente il pioppo. Nonostante il sistema sia oggi in
declino, è possibile ammirare ancora - viaggiando per le campagne intorno ad
Aversa - il suggestivo spettacolo delle cosiddette alberate Aversane che si
stagliano nel cielo anche ad altezze di 15 metri. Questa terra ha avuto una
particolare predilezione per l'Asprinio, il locale e storico vitigno a bacca
bianca.
La
tradizionale vinificazione dell'Asprinio è fatta nelle grotte - scavate a 13
metri di profondità e sotto le case padronali - capaci di offrire condizioni
uniche e particolarmente adatte alla conservazione del vino, oltre ad
assicurare giusti livelli costanti di temperatura, umidità e luce durante tutto
l'anno
L'Asprinio è un'uva molto antica e molte sono
le teorie sulla sua origine. Quello che è certo è che i vini prodotti con
quest'uva furono citati da molti autori nel corso della storia e le sue qualità
furono decantate e apprezzate in tutta la Campania e altrove. Pare che
l'Asprinio fosse già presente nell'area di Aversa già in epoca Etrusca e probabilmente
destinata alla produzione di aceto e in epoche successive fu particolarmente
apprezzato per i suoi vini frizzanti naturali, asprigni e dissetanti. Il
sistema tradizionale di coltivazione dell'Asprinio era quello della cosiddetta
vite maritata - oggi definito come alberata Aversana - una tradizione
introdotta dagli Etruschi e che veniva spesso utilizzata anche in tutte le
altre zone in cui questo antico popolo ha vissuto. Il sistema consiste nel fare
arrampicare la vite in un tutore vivo costituito da un albero di pioppo. Il
sistema della vite maritata fu così diffuso ad Aversa tanto da attrarre - com'è
normale che fosse - lo stupore e la meraviglia dei visitatori dei tempi
passati.
Il momento più suggestivo era rappresentato
dalla vendemmia. Verso la metà del mese di Settembre, abili vignaioli
arrivavano nelle campagne dotati di scale altissime - larghe appena una
trentina di centimetri e con pioli distanti circa 40-50 centimetri l'uno
dall'altro - e che trasportavano in perfetto equilibrio verticale sulle proprie
spalle. Le scale venivano quindi appoggiate sugli alti pioppi, salivano fino in
cima e iniziavano a raccogliere l'uva partendo dalle estremità più alte delle
viti. Arrampicati sulla sommità di queste scale, riempivano le tradizionali gerle
e con una corda le calavano a terra, la forma particolare delle Gerle a cono
appunto serviva anche perché molte volte queste gerle piene venivano quasi
lanciate a terra e la forma conica le faceva conficcare nel terreno facilmente
e poi recuperate con la corda, dove donne e ragazzi provvedevano a svuotarle
nelle botti. Le uve così raccolte venivano quindi pigiate per mezzo del
tradizionale torchi.
Abbinamenti consigliati
Vino da pasto, si serve a temperatura tra 7° e 8°. Vi è poi una versione angioina (spumante) che viene prodotta nella doppia versione “demi-sec” e “brut”: entrambe hanno un profumo tipico ed elegante e un perlage sottile. Tutti e tre serviti freddi si adattano con antipasti freddi, tartine, stuzzichini, piatti di pesce, crostacei e molluschi.
Per sentito dire e non per prova diretta si dice che si sposi bene anche con
la mozzarella di bufala, mi rirpometto di provarci sicuramente la
prossima volta che capito ad Aversa
Rocco Michele Renna
http://www.comune.aversa.ce.it/storiaturismo/asprino.html
Rocco Michele Renna
http://www.comune.aversa.ce.it/storiaturismo/asprino.html
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