IL VULCANELLO DI GRAVINA


Uno dei più interessanti geositi regionali (ne sono stati censiti 440) trova posto sulla Murgia, ai confini con la Lucania

vulcano di fango

Tra i 440 geositi censiti in Puglia, uno dei più affascinanti si trova sulla Murgia, al confine con la Lucania: il vulcano di fango di Gravina.

I geositi sono beni geomorfologici che racchiudono valori scientifici, ambientali e persino artistici. Dal 1995, con il sostegno dell’UNESCO, si raccolgono dati a livello mondiale per promuovere e valorizzare questo patrimonio. In Italia il lavoro è coordinato dal Dipartimento Difesa della Natura dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), in collaborazione con Regioni, enti di ricerca e cittadini: chiunque può segnalare un sito compilando una scheda online sul portale ISPRA.

Un recente censimento ha individuato 440 geo siti in Puglia, di cui 87 nel territorio barese. Studi più approfonditi potrebbero rivelarne almeno un centinaio in più.

Tra questi spicca il vulcanello di Gravina, unico esempio in Puglia di vulcanesimo sedimentario. Si tratta di piccoli coni di fango, alti da pochi decimetri a qualche metro, che eruttano argilla mescolata ad acqua salso-bromo-iodica e gas (principalmente metano e idrocarburi). Il fenomeno si origina in terreni argillosi poco compatti, stratificati con falde d’acqua salmastra, sotto i quali si accumulano sacche di metano in pressione. Quando il gas trova una via di fuga, trascina con sé fango e acqua, formando un cono con un cratere che ricorda in miniatura quelli dei vulcani veri e propri. Talvolta le eruzioni assumono carattere esplosivo, proiettando materiale a diversi metri d’altezza.

In Italia i vulcani di fango sono diffusi soprattutto dalla Pianura Padana verso sud. In Puglia, però, l’unico esemplare si trova a Gravina: un edificio tronco-conico a pianta ellittica, con diametro massimo di 60 metri, minimo di 35, e un’altezza che può raggiungere i 4 metri (quando non viene abbassata dal lavoro agricolo). La sua morfologia è mutevole: i crateri si aprono, si chiudono, si spostano, mentre il fango emesso resta particolarmente denso.

Un geo sito di tale importanza meriterebbe tutela e valorizzazione. È inaccettabile che mezzi agricoli possano danneggiarlo per coltivare un appezzamento di meno di un ettaro. Oltre al valore scientifico e paesaggistico, esiste anche un fattore di rischio: non bisogna dimenticare la tragedia di Macalube di Aragona (Agrigento), dove nel settembre scorso due bambini persero la vita, sepolti da una colata improvvisa. Il padre dei piccoli raccontò di aver visto un intero appezzamento di terra ribaltarsi, mentre una colonna di fango alta 40 metri si sollevava per poi ricadere a sommergere i figli.

Il vulcano di fango della Murgia non è soltanto una curiosità naturale: è un tesoro geologico che racconta la storia profonda della terra e che richiede rispetto, tutela e attenzione.

Italo Interesse
quotidianodibari.it


 COORDINATE DEL VUCANELLO     40°42'10.58"N      16°25'44.03"E
posizione del vulcanello di Gravina

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