IL MOVIMENTO DUOSICILIANO e L’INQUINAMENTO DELLE ACQUE DEL PERTUSILLO

IL MOVIMENTO DUOSICILIANO
AVVIA L’AZIONE SULL’INQUINAMENTO DELLE ACQUE DEL PERTUSILLO

         
                                                                    
Michele Ladisa
In data 08 ottobre il Movimento Duosiciliano  ha inviato una  interrogazione sottoscritta dal segretario generale Michele Ladisa,  ai seguenti Enti:
Ministro dell’ambiente, Prefetto di Bari, Presidente della Regione Puglia, Sindaco Metropolitano di Bari, Sindaco di Bari, Arpa Puglia, Protezione Civile Roma, amministratore unico AQP spa
L’interrogazione è mirata ad ottenere precise informazioni relativamente all’inquinamento del lago Pertusillo.  L’invaso fornisce acqua alla città di Bari e a milioni di utenze in Puglia, Lucania, Campania e probabilmente al nord-nord est  della Calabria.
Giuseppe Di Bello
Giuseppe Di Bello
Vi sono fondati motivi che partono da lontano sul possibile inquinamento del lago da metalli pesanti e alogenati cancerogeni. C’è infatti chi in Lucania da tempo, come il ten. Giuseppe Di Bello,  denuncia e sostiene fermamente che le acque del Pertusillo siano letteralmente inquinate a causa dell’incredibile vicinanza della più grossa centrale di estrazione petrolifera che, tra l’altro, pare, utilizzi la vietatissima tecnica di estrazione chiamata fracking.
La centrale in questione è il CENTRO OLI ENI DI VIGGIANO – COVA che trovasi a pochissima distanza del lago del Pertusillo. Nel Centro Eni avviene anche il trattamento di prima raffinazione del petrolio.
Il 29 aprile scorso un approfondito servizio televisivo mandato in onda dall’emittente nazionale la 7, titolato “Attenti a quell’acqua, dentro c’è il petrolio” nell’ambito della trasmissione La Gabbia, mise a nudo la situazione ed altrettanto clamorose furono le dichiarazioni del responsabile stampa dell’Acquedotto Pugliese il quale ammise motivi di preoccupazione dello stesso AQP spa.
A fine agosto scorso l’incredibile moria dei pesci del lago hanno rafforzato l’allarme che oggi il MDS ripropone pubblicamente in quanto è possibile che le condizioni di potabilità delle acque del lago siano particolarmente preoccupanti.


In seguito all’ interrogazione, il Movimento aspetta che gli Enti interessati si pronuncino in maniera chiara e che confermino o meno la “potabilità” dell’acqua erogata ai nostri rubinetti. Non può essere accettato in alcun modo il superamento dei limiti di legge ma neppure sotto tali limiti se è in gioco la nostra salute e non gli interessi  delle internazionali del petrolio.
IL MDS seguirà la propria azione tra la gente e nelle strade, per informarla capillarmente sui rischi che sta correndo.

fonte:
http://www.ondadelsud.it/?p=12635

https://www.facebook.com/Acquedotto-Pugliese-Che-Ci-Dai-a-Bere--899295036827852/timeline/

https://www.facebook.com/events/618949494874870/








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