Gravina in Puglia perde i contributi alle scuole: il sindaco protesta, oggi come 153 anni fa, voglio schiacciarci.

Ecco, ancora una volta, come ci tratta Il Governo di Roma rappresentante degli invasori italiani che ci hanno piegato con la forza a servirli, oggi come 153 anni fa, voglio schiacciarci.
E' in atto una vera guerra contro la scuola che nel caso della colonia del sud italico si trascina da ben 153 anni, non ci sono riusciti con la chiusura totale delle scuole e la sostituzione con i loro insegnanti a plagiarci del tutto e oggi qualcuno di noi ha cominciato a rendersi conto delle proprie potenzialità, non sprecatele a seguire i partiti e movimenti italioti ma lottate con chi vuole che la sua terra e il suo popolo riemergano, adesso ci sembrano tutti amichevoli perchè a fine mese si vota ma dopo?
Rocco Michele Renna

                       Protesta del SIndaco di Gravina Alesio Valente

Il Governo taglia 280 milioni alla Puglia, la Regione revoca ifinanziamenti
Gravina perde i contributi alle scuole: il sindaco protesta


I fondi per l’efficientamento energetico delle scuole vengono dirottati dal Governo all’imprenditoria privata e la Regione revoca gli stanziamenti destinati alle scuole di Gravina.
La denuncia arriva da Palazzo di città, con la voce del sindaco Alesio Valente. Nel mirino le somme destinate al completamento dei lavori di efficientamento energetico dell’istituto “Ingannamorte” ed all’avvio di quelli relativi al plesso “Soranno”: la Regione Puglia ha reso noto che a seguito delle decisioni assunte dal Governo con l’ultima Legge di Stabilità, non saranno garantiti gli stanziamenti originariamente destinati alle due scuole gravinesi come pure a decine di altre scuole pugliesi, nel complesso private di 280 milioni di euro. «I soldi inizialmente concessi per l’efficientamento energetico – spiega il sindaco – sono stati d’imperio dirottati sull’imprenditoria privata: una scelta discutibile, che penalizza i settori dell’educazione e della formazione, oltre che dell’ambiente. Soprattutto, però, ancora una volta vengono lasciati soli gli enti locali, già vittime di tagli pesanti, costretti ad imporre nuove tasse ed ora anche ad accollarsi le spese comunque affrontate per mandare avanti i progetti rimasti adesso senza copertura finanziaria». Aggiunge Valente: «Negli ultimi mesi il nostro Comune ha portato a termine i lavori di efficientamento di tre scuole.
Per la “Ingannamorte” e la “Soranno” erano stati già affidati, attraverso procedure ad evidenza pubblica, gli incarichi per la progettazione, la direzione dei lavori ed il coordinamento della sicurezza. Tutto inutile, secondo il Governo e l’incolpevole Regione, che condivide le nostre preoccupazioni ma che non ha potuto far altro che determinarsi di conseguenza».
Conclude il primo cittadino gravinese: «Ci siamo subito attivati per provare a far comprendere l’assurdità di decisioni oggettivamente penalizzanti e per molti versi mortificanti. Ancora una volta, i tagli colpiscono il mondo della scuola, già duramente provato da ipotesi di riforma piene di molte ombre e non a caso ritenute poco convincenti in primis da studenti, insegnanti e famiglie. Abbiamo interessato l’Anci e la stessa Regione, che a sua volta si è mossa per favorire un ripensamento del Governo in sede di Conferenza Stato-Regioni. Andremo avanti su questa strada per far valere le ragioni dei molti Comuni pugliesi colpiti dalle misure governative, confidando che anche i parlamentari del territorio, specie quelli impegnati alla Camera ed al Senato nelle Commissioni cultura e pubblica istruzione, sapranno intervenire adeguatamente per porre rimedio a così gravi storture: il diritto allo studio, la tutela dell’ambiente e l’autonomia dei Comuni sono questioni vitali per le sorti della democrazia e del Paese».

Gravina in Puglia, 14 maggio 2015

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