Farina Senatore Cappelli
Farina Senatore Cappelli (Grano Duro)
Storia
Raffaele Cappelli |
Rilasciata nel 1915, la nuova varietà di frumento fu dedicata al marchese abruzzese Raffaele Cappelli, senatore del Regno d'Italia, che, negli ultimi anni dell'Ottocento, assieme al fratello Antonio, aveva avviato le trasformazioni agrarie in Puglia. promotore della riforma agraria che ha portato alla distinzione tra grani duri e teneri.
Nazareno Strampelli |
Definito “razza eletta” negli anni ’30 - ’40, era di largo uso nelle terre di Puglia e Basilicata.
È un frumento duro, aristato (cioè dotato di ariste, i filamenti che si notano nelle graminacee), ottenuto per selezione genealogica a Foggia, nel 1915 da Nazareno Strampelli. Per decenni è stata la coltivazione più diffusa, fino al diffondersi delle varietà più produttive.
Il frumento Cappelli, nonostante fosse alto (circa 150-160
cm), tardivo e suscettibile alle ruggini ed all'allettamento, ebbe grande
successo grazie alla sua larga adattabilità, alla sua rusticità ed alla
eccellente qualità della sua semola. L'introduzione di questa coltivazione
determinò l'aumento delle rese medie da 0,9 t/ha del 1920, ottenute con le vecchie
varietà locali, ossia ecotipi caratterizzati da elevata taglia, accentuata
tardività, alto indice di accestimento totale, con i difetti che ne conseguono
(suscettibilità all'allettamento ed alla stretta), ad 1,2 t/ha alla fine degli
anni '30. Nel trentennio dagli anni ’20 agli anni ’50, fino al 60% della
superficie nazionale a grano duro era investita a Cappelli, che si diffuse in
seguito anche in altri paesi del Mediterraneo.
Intolleranze al glutine ed allergie…
Il grano duro Senatore Cappelli è esente da ogni contaminazione da mutagenesi indotta con raggi x e y del cobalto radioattivo, a differenza delle varietà del grano duro OGM irradiato, oggi utilizzati in agricoltura.
Sembra fondata l’ipotesi, che la modifica genetica delle varietà di grani moderni, sia correlata ad una modificazione della loro proteina, e in particolare di una sua frazione, la gliadina, che è un proteina basica, dalla quale per digestione peptica-triptica, si ottiene una sostanza chiamata frazione III di Frazer, alla quale è dovuta l’enteropatia infiammatoria e quindi il malassorbimento (intolleranza al glutine e allergie).
Perché il Senatore Cappelli…
Il frumento duro Senatore Cappelli è un antenato del grano duro moderno.
Grazie all’Azienda Bioland che ha riprodotto il seme per anni, partendo da soli 200 g, recuperati dal Germoplasma di Bari (banca del seme), è stato riscoperto e rivalutato come cereale d’eccellenza, grazie alle seguenti caratteristiche:
- la pianta ha un’altezza di ca. 1.80 m (superiore a quella del grano comune) e contiene percentuali più elevate di lipidi, amminoacidi, vitamine e minerali, nonché caratteristiche di elevata digeribilità;
- rappresenta un’alternativa dolce e squisita per la preparazione di tutti i prodotti attualmente utilizzati a base di grano tradizionale;
- non ha mai subito le alterazioni delle tecniche di manipolazione genetica dell’agricoltura moderna, che sacrificano sapore e contenuto tradizionale a vantaggio di rendimento elevato.
Il Cappelli è ancora coltivato dopo quasi un secolo, in particolare nel meridione d'Italia (Basilicata, Puglia, Sardegna), per la produzione di pasta di qualità superiore e pane e pizza biologici, nicchia questa per la quale si va sviluppando un mercato interessante. Dagli inizi del secolo scorso fino agli anni '60 il Senatore Cappelli ha rappresentato la base del miglioramento genetico del frumento duro ed è infatti presente nel patrimonio genetico di quasi tutte le coltivazioni di grano duro oggi coltivate in Italia e di numerose altre a livello internazionale.
Attualmente il grano Senatore Cappelli è prodotto
esclusivamente mediante coltivazione da agricoltura biologica dal 1993 nei
terreni aziendali in una zona collinare incontaminata (calanchi)
dell’entroterra lucano.
Furono Capeiti e Patrizio a segnare l’inizio del declino del
Cappelli, dopo decenni di dominio incontrastato. Queste due coltivazioni erano
infatti più produttive, precoci (di 10-15 giorni rispetto al Cappelli) e
resistenti all’allettamento, anche se con peggiori qualità molitoria e
pastificatoria. In seguito, ccoltivazioni di taglia sempre più ridotta ottenute
attraverso incroci interspecifici, uso della mutagenesi ed introgressione dei
geni Rht sostituiranno definitivamente il Senatore Cappelli. Così, via via, si
affermano l'Appulo, coltivazione dei gruppi “Val” (Valgerardo, Valnova,
Valselva, Valriccardo) e “Castel” (Castelporziano, Castelfusano, Casteldelmonte
e Castelnuovo) e il mitico Creso, il Simeto, l'Iride, il Claudio ed altri.
L’Italia è autosufficiente in grano duro al 70%, dunque è
probabile che almeno metà della pasta che consumiamo rechi tracce del DNA di
quel frumento nord-africano che attraversò lo Stretto di Sicilia agli inizi del
secolo scorso.
Rocco Michele Renna
Rocco Michele Renna
Commenti
Posta un commento